L’autofattura è tipologia di documento fiscale che, a differenza delle fatture ordinarie, è emessa dal destinatario del bene e del servizio e non dal fornitore. Si emette in specifici casi e prevede particolari regole per la compilazione, emissione e correzione
Con il termine autofattura si fa riferimento ad una tipologia di fattura in cui:
Si tratta dunque di un’eccezione rispetto alle regole ordinarie in materia di fatturazione, che prevedono di base che l’emittente sia il soggetto che deve ricevere il pagamento.
L’azienda o il professionista che emette fattura verso sé stesso dovrà applicare e liquidare l’IVA relativa all’operazione che viene fatturata.
L’autofattura si emette in specifici casi e i principali sono i seguenti:
Le autofatture devono essere emesse il giorno stesso in cui viene effettuata l’operazione fatturata, oppure entro uno dei 12 giorni successivi. Si tratta della stessa regola prevista per le fatture immediate.
Per quel che riguarda le autofatture estere, l’emissione serve anche per adempiere all’obbligo di comunicazione dei dati delle operazioni effettuate e ricevute da e verso soggetti non residenti, il cosiddetto esterometro. In questo caso, il termine di emissione dell’autofattura sarà il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.
Fino al 31 agosto 2024, si doveva emettere autofattura (definita “autofattura di denuncia”) anche in caso di mancato ricevimento di una fattura, oppure in caso di emissione con dati errati.
Il decreto legislativo n. 87/2024, ha sostituito l’autofattura di denuncia con una nuova comunicazione da trasmettere all’Agenzia delle Entrate. Questa nuova disposizione si applica per il mancato ricevimento o gli errori in fattura commessi dal 1° settembre.
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L’autofattura deve essere emessa esclusivamente in formato elettronico.
Anche per questa tipologia di fattura, quindi, bisognerà generare il documento in formato XML e inviarlo allo SdI, il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate.
Per fare un’autofattura si possono utilizzare i servizi di compilazione messi a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate, oppure software per l’emissione e gestione dell’autofattura.
I dati da indicare non sono differenti rispetto a quelli previsto per le fatture ordinarie, ma si dovrà prestare attenzione all’indicazione del corretto codice relativo alla tipologia di autofattura emessa.
La fattura elettronica prevede la compilazione del campo Tipo Documento, dove inserire il codice che consente di individuare la tipologia di documento.
Per quel che riguarda le autofatture, secondo quanto riportato nelle specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate, si dovranno riportare i seguenti codici:
Nei campi del cedente/prestatore e del cessionario/committente bisognerà indicare la partita IVA di chi emette l’autofattura. Il documento andrà registrato nel registro delle fatture emesse.
Le autofatture vanno registrate:
Dipende dal Tipo Documento che identifica l’autofattura: