Capitolo 1

La normativa sulla fattura elettronica

Quando è entrata in vigore la fatturazione elettronica? Negli ultimi anni si sono susseguite molte leggi che hanno cambiato regole e procedure. Ma niente paura: in questo capitolo facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento.

Autore: Fatture in Cloud

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A partire dal 1° gennaio 2019, la fatturazione elettronica è obbligatoria anche per i Privati: questo è quanto ha stabilito la legge di bilancio 2018. Si tratta del punto di svolta di un’evoluzione normativa molto lunga che ha avuto alcune tappe principali ed è in divenire:

  • 2014: la fattura elettronica diventa obbligatoria per i rapporti con la Pubblica Amministrazione;
  • 2017: anche i Privati possono scegliere la fattura elettronica;
  • 2019: fatturazione elettronica obbligatoria anche tra Privati
  • 2021: diventa obbligatorio emettere fatture elettroniche utilizzando i nuovi tracciati record della fattura elettronica, definiti dalle specifiche tecniche 1.6.
    L'Italia ha chiesto e ottenuto dal Consiglio UE la legittimazione a prorogare l'obbligatorietà delle fatture elettroniche fino al 31 dicembre 2024 e ad estendere tale obbligo di fatturazione elettronica ai forfettari.
  • 2024: Il Consiglio UE ha concesso all'Italia l'ulteriore proroga dell’obbligo di fattura elettronica fino al 31 dicembre 2027

Fattura elettronica obbligatoria per PA e facoltativa per Privati

Nella diffusione della fatturazione elettronica in Italia, due sono stati i momenti fondamentali:

  • 2014: la fattura elettronica è obbligatoria per i rapporti con la Pubblica Amministrazione.

A partire dal 2014 è entrata in vigore la fatturazione elettronica obbligatoria per tutti i rapporti con la Pubblica Amministrazione, gli enti pubblici e poi verso le società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana. Nasce così il Sistema di Interscambio: una piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate utilizzata per lo scambio delle fatture elettroniche.

  • 2017: anche gli operatori economici privati (imprese, professionisti, ecc.) possono, se vogliono, ricorrere alla fatturazione elettronica.

Dal 1° gennaio 2017 i soggetti passivi IVA possono optare per la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati di tutte le fatture, emesse e ricevute, e delle relative variazioni. Anche imprese e professionisti possono quindi scegliere di emettere fatture elettroniche: il Sistema di Interscambio viene messo anche a loro disposizione.

La vera svolta, però, avviene con la legge di bilancio 2018 (la n. 205 del 27 dicembre 2017), che estenderà l’obbligo di fatturazione elettronica anche a tutti i rapporti tra Privati (sia tra partite IVA che verso i consumatori), salvo pochissime eccezioni.

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Fattura elettronica obbligatoria tra Privati

Dal 1° gennaio 2019, per effetto della legge di bilancio 2018, la fatturazione elettronica diventa un obbligo non più solo per i rapporti con la Pubblica Amministrazione ma anche per:

  • le operazioni B2B (Business to Business), ovvero le operazioni tra due operatori IVA. Se, ad esempio, sei un libero professionista con partita IVA e fornisci un servizio a un’azienda, devi emettere la fattura elettronica.
  • le operazioni B2C (Business to Consumer), cioè in caso di cessione/prestazione effettuata da un operatore IVA verso un consumatore finale. Un esempio può essere la consulenza del libero professionista a un privato senza partita IVA.

Sempre in base alla legge di bilancio 2018, in soli due casi, l’obbligo di fatturazione elettronica è entrato in vigore con un po’ di anticipo:

  • dal 1° settembre 2018, per le fatture per il tax free shopping (si tratta di un’agevolazione per i viaggiatori extra UE che consente loro di chiedere il rimborso dell’IVA pagata sugli acquisti effettuati in Italia). L’obbligo di fattura elettronica riguarda gli acquisti di beni:
    • di importo superiore a 155 € (inclusa IVA);
    • per uso personale o familiare;
    • da trasportarsi fuori dal territorio doganale comunitario nei bagagli personali.
  • dal 1° luglio 2018, per le fatture per prestazioni di servizi di subappaltatori e subcontraenti nell’ambito di appalti pubblici;

NB: in origine, era stato anticipato al 1° luglio 2018 anche l’obbligo di fatturazione elettronica per cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori a soggetti passivi IVA. Poi però, l’obbligo è stato rinviato al 1° gennaio 2019. 

Fattura elettronica con nuovi tracciati e codici

Con il provvedimento del 28 febbraio 2020, poi modificato con il provvedimento del 20 aprile 2020, L’Agenzia delle entrate introduce le specifiche tecniche 1.6, che delineano i nuovi tracciati record della fattura elettronica.

Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020 è possibile emettere fattura seguendo sia le nuove specifiche, sia le precedenti (1.5), in quanto il Sistema di Interscambio (SdI) le accetta entrambe.

Dal 1° gennaio 2021, invece, diventa obbligatorio utilizzare esclusivamente le specifiche tecniche 1.6, perché diventano le uniche approvate dal SdI.

Per approfondire quali sono i cambiamenti apportati dalle nuove specifiche, consulta il capitolo sui codici della fattura elettronica.

Proroga dell'obbligo di fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2027

L'imposizione dell'obbligo di fatturazione elettronica è resa possibile dall'applicazione della deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva IVA.

Essendo stata l'ultima deroga in scadenza il 31 dicembre 2024, l'Italia ha chiesto all’Unione Europea di poterla continuare ad applicare.

Il consiglio UE ha accolto la richiesta e ha esteso la possibilità di imporre l'obbligo di fattura elettronica fino al 31 dicembre 2027.

Tale approvazione è stata deliberata tramite la Decisione di esecuzione 2024/3150 del 10 dicembre 2024, ufficializzata con la pubblicazione nella Gazzetta UE alla Serie L del 19 dicembre 2024.

Abbiamo capito quando e come è obbligatorio emettere fattura elettronica, ma chi lo deve fare? Chiunque abbia partita IVA in Italia? Quasi. Ci sono alcune eccezioni a questa regola generale: nel prossimo capitolo ti parliamo proprio dei soggetti esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica.

Questo contenuto è aggiornato al 2025.