Capitolo 3

Gestione separata INPS 2025: iscrizione e calcolo contributi

I liberi professionisti senza cassa e altre categorie di lavoratori autonomi devono versare contributi alla Gestione Separata INPS. Vediamo cos'è, come eseguire l'iscrizione e quanto pagare, con le aliquote aggiornate al 2025.

Autore: Fatture in Cloud

Dal tipo di attività che svolgi dipende l’obbligo di iscriversi alla gestione separata INPS e l’obbligo (o la facoltà) di stipulare assicurazioni professionali. Se ti stai chiedendo cosa siano Cassa previdenziale, Gestione separata e assicurazioni professionali, niente paura! Facciamo luce su ognuno di questi argomenti.

Cos'è e come funziona la Gestione Separata?

La Gestione Separata INPS è un fondo pensionistico a cui devono registrarsi lavoratori autonomi e liberi professionisti senza Cassa previdenziale autonoma.

Alcuni professionisti (come avvocati, notai, medici) hanno una Cassa previdenziale dedicata alla loro attività. Se non rientri in questa categoria, hai l’obbligo di iscriverti alla gestione separata INPS.

Le prestazioni pensionistiche che otterrai versando i contributi alla gestione separata INPS sono le stesse riconosciute dai fondi pensione obbligatori:

  • assegno ordinario di invalidità e pensione di inabilità,
  • pensione anticipata (con 64 anni di età e 20 anni di contribuzione effettiva),
  • pensione di vecchiaia (servono 67 anni di età, più 20 anni di contributi),
  • pensione di reversibilità e pensione indiretta.

Chi ha l'obbligo iscriversi alla Gestione Separata INPS?

Devono iscriversi alla Gestione Separata INPS i liberi professionisti senza cassa. Rientrano in questa categoria tutti i lavoratori indipendenti che svolgono un’attività professionale non regolamentata da un Albo.

Per loro la regola generale è questa: sono obbligati al versamento di un contributo previdenziale sulla base del reddito generato dal loro lavoro autonomo e devono iscriversi alla gestione previdenziale amministrata dall’INPS, la Gestione Separata.

Alcuni professionisti (come avvocati, notai, medici) hanno invece una Cassa previdenziale dedicata alla loro attività, quindi non hanno l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS.

Inoltre, altri soggetti a cui è rivolta la Gestione Separata INPS sono:

  • professionisti iscritti ad Albo non tenuti al versamento presso la cassa di appartenenza in quanto incompatibili.  ai sensi del relativo regolamento, perché coperti da altra forma di previdenza obbligatoria;
  • titolari di cariche sociali quali Presidente del CdA, amministratori di società, sindaci e revisori di società o enti pubbliche e privati;
  • componenti di collegi e commissioni;
  • lavoratori che forniscono collaborazione coordinata e continuativa (co. co. co., disciplinati dall’art. 409 c.p.c.);
  • venditori a domicilio con reddito superiore a 5.000 euro;
  • beneficiari di assegni di ricerca e di borse di studio per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca;
  • amministratori locali;
  • lavoratori autonomi occasionali con reddito superiore a 5.000 euro;
  • medici con contratto di formazione specialistica;
  • prestatori di lavoro occasionale accessorio;
  • i magistrati onorari confermati non esclusivisti;
  • i collaboratori coordinati e continuativi del settore sportivo dilettantistico.

Come iscriversi alla Gestione Separata INPS?

Per effettuare l'iscrizione alla Gestione Separata INPS, ti basta accedere al servizio online all'INPS “Domanda Iscrizione Parasubordinati”, compilare l’apposito modulo, presentare la domanda e stampare la ricevuta.
Le informazioni da fornire, oltre ai tuoi dati anagrafici, sono:

  • data di inizio della tua attività,
  • tipologia dell’attività che vuoi svolgere: se ti registri come libero professionista devi fornire ulteriori informazioni sull’attività, partita IVA, codice ATECO ecc.

Come e quanto pagare la Gestione Separata nel 2025?

Per pagare i contributi alla Gestione separata, devi effettuare il versamento tramite modello F24 telematico, alle scadenze fiscali previste per il pagamento delle imposte sui redditi.

Prima di tutto però, ti serve calcolare quanto pagare in base al tuo reddito. Per farlo è necessario conoscere l’aliquota contributiva legata alla tua attività. Si tratta di una percentuale utile per calcolare l’importo da versare ogni anno e il suo importo varia a seconda che tu sia o meno iscritto ad un altro fondo obbligatorio.

Per il 2025, le aliquote per il calcolo dei contributi da versare alla Gestione separata sono pari a:

  • 35,03% per collaboratori e figure assimilate non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL;
  • 33,72% per collaboratori e figure assimilate non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL;
  • 26,07% per professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie;
  • 24% per professionisti o collaboratori titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria;
  • 25% per i collaboratori e le figure non assimilate al lavoro sportivo non assicurati presso altre forme di previdenza obbligatorie o titolari di pensione diretta.

Ponendo che tu sia un libero professionista senza altri fondi pensionistici, per un guadagno annuo di 30.000 euro, al netto delle spese, i contributi da versare nella gestione separata ammonteranno a euro 7.821 (30.000 x 26,07%).

Trovi le aliquote e una loro spiegazione più approfondita nella circolare INPS numero 27 del 30 gennaio 2025

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Limiti per il calcolo dei contributi: massimale di reddito e minimale contributivo

I contributi da versare alla gestione separata sono proporzionali al tuo guadagno. Esistono però alcuni limiti: il massimale di reddito e il minimale contributivo. Nel 2025 tali valori hanno registrato un aumento rispetto all'anno precedente.

Massimale di reddito. Per il 2025 ammonta a € 120.607,00. Le aliquote per il 2025 si applicano quindi facendo riferimento ai redditi conseguiti dagli iscritti alla Gestione separata fino al raggiungimento di tale somma.

Minimale contributivo. È l’importo minimo di contributi da versare alla gestione separata INPS ogni anno. Se pagherai contributi per un importo inferiore al minimale previsto, non ti sarà accreditato l’intero anno contributivo. Subirai, invece, una diminuzione dei mesi accreditati in proporzione ai contributi versati.

Il reddito minimo, per il 2024, è pari a € 18.555,00. Quindi, il minimale contributivo ammonta a:

  • € 4.453,20 per chi applica l'aliquota al 24%;
  • € 4.837,29 per liberi professionisti con aliquota del 26,07%;
  • € 6.256,75 per collaboratori e figure assimilate con aliquota al 33,72%;
  • € 6.499,82 per collaboratori e figure assimilate con aliquota al 35,03%.

Ora sai se ti devi iscrivere alla Gestione Separata INPS, come procedere e quanto devi versare. Passiamo ad approfondire il caso alternativo, ossia che tu abbia un Albo a cui iscriverti con la propria cassa previdenziale. Vediamo dunque cosa sono le Casse previdenziali. Se invece vuoi sapere, oltre ai contributi, cos’altro devi pagare, leggi l’approfondimento sulla tassazione della Partita Iva.

Questo contenuto è aggiornato al 2025.