Capitolo 8

Rimborso spese nel regime forfettario: come funziona

I rimborsi spese ricevuti dai forfettari contribuiscono alla formazione del reddito imponibile? E al raggiungimento del limite dei ricavi o compensi? Nel capitolo rispondiamo a queste domande. Affronterai le prossime trasferte più serenamente. 

Autore: Fatture in Cloud

 

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Un cliente ti ha appena commissionato un lavoro, che devi compiere per lui in trasferta. È un’ottima notizia, ma a un certo punto il tuo entusiasmo viene smorzato da alcuni dubbi: il rimborso delle spese di viaggio concorre alla formazione del reddito imponibile? Ma, soprattutto, deve essere sommato ai compensi e ai ricavi dell’anno corrente?

Sappiamo per rimanere nel regime forfettario è necessario non superare il limite di compensi e ricavi di 85.000€ annui: abbiamo già trattato questo punto nei requisiti del regime forfettario. Se i rimborsi spese rientrano in questo conteggio, è assolutamente necessario non trascurare il loro impatto.

Non preoccuparti, al termine di questo capitolo risolverai i tuoi dubbi su come funziona il rimborso spese nel regime forfettario.

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I rimborsi spese per i forfettari non concorrono al limite di fatturato

Dal 1° gennaio 2025 i rimborsi spese non contribuiscono più alla formazione del reddito imponibile (dal punto di vista sia fiscale che previdenziale), né al raggiungimento del limite di fatturato imposto per il regime forfettario.

Questo cambia radicalmente la situazione in vigore fino al 31 dicembre 2024, in cui invece i rimborsi spese venivano conteggiati nel calcolo del reddito forfettario e inclusi nella soglia di compensi e ricavi.

La novità è conseguenza dell’approvazione del D.Lgs. 192/2024 (la cosiddetta “Riforma dell’IRPEF”).

I vantaggi per i forfettari sono evidenti:

  • Riduzione della tassazione: poiché i rimborsi spese non vengono più compresi nel calcolo del reddito, il reddito imponibile risulterà inferiore. Ciò significa che dovrai calcolare l’imposta sostitutiva su una somma inferiore rispetto agli anni precedenti, quindi pagherai di meno. Per ulteriori informazioni, leggi il capitolo sul calcolo del reddito imponibile nel regime forfettario.
  • Semplificazione fiscale: non dovendo più considerare i rimborsi spese nel calcolo dell’imposta dovuta, le operazioni si ridurranno e la gestione fiscale diventerà ancora più facile.
  • Maggior chiarezza: non essendo più i rimborsi inclusi nel reddito imponibile, riuscirai ad avere una visione più precisa delle entrate e uscite della tua attività.


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Le novità sui rimborsi spese introdotte dalla Riforma dell’IRPEF

La riforma dell’IRPEF ha modificato le modalità di determinazione del reddito di lavoro autonomo.

Viene infatti introdotto il principio di onnicomprensività, secondo cui il reddito da lavoro autonomo consiste differenza tra tutte le somme/i valori percepiti e le spese sostenute durante l’anno fiscale.

I rimborsi delle spese affrontate dal professionista nello svolgimento del suo lavoro non concorrono più alla formazione del reddito da lavoro autonomo, a due condizioni:

  • devono essere giustificati dai costi effettivamente sostenuti,
  • devono essere addebitate analiticamente in capo al committente.

Queste disposizioni si applicano ai professionisti in regime ordinario e anche ai forfettari, poiché queste due tipologie di contribuenti vengono equiparati nella gestione contabile e fiscale lato “attivo” dei rimborsi, come evidenziato nelle circolari 58/E del 2001 e 5/E del 2021 dell’Agenzia delle Entrate.

Per i forfettari, le spese rimborsate e riaddebitate non sono deducibili, tranne nei casi in cui sia il committente a provvedere al pagamento di tali spese. Per ulteriori informazioni sulla legislazione e su come applicare le nuove disposizioni alla tua situazione specifica, ti consigliamo di consultare il tuo Commercialista o Consulente di fiducia

Quali sono le spese rimborsabili?

Le spese per cui il professionista in regime forfettario può chiedere rimborso al proprio cliente riguardano principalmente trasporti e carburanti, vitto, alloggio e materiale di consumo.

Queste, tuttavia, se possono variare in base alla tipologia di attività svolta.

Ora che hai ben chiare le idee sul rimborso spese per i forfettari, è giunto il momento di valutare la convenienza di questo regime. Pensi ne valga la pena e non vedi l’ora di passare al forfettario? Ottimo, perché il prossimo capitolo è dedicato proprio a questo. Ti spiegheremo cosa fare per accedere al regime forfettario con una nuova attività o con una già avviata.

E se, invece, hai capito che questo regime non fa per te, nessun problema: ti spieghiamo anche come uscirne.

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Questo contenuto è aggiornato al 2025.